Qual è stata la migliore pubblicità tv che ha conquistato “attenzione e consensi” anche per questo oramai concluso 2019? Quale spot vince, a mio avviso, la difficilissima sfida che ha imperversato la nostra cara televisione? E non solo..

Arriviamo dritti al punto perché questo spot lascia poca immaginazione alla funzionalità del suo prodotto ed è proprio in questo che vince con forza secondo me, le pubblicità concorrenti.

In molti ho sentito criticarlo come semplicistico, ironicamente banale o addirittura di cattivo gusto per via della bambina e di un prodotto per anziani.. Benissimo!! perché da coloro che lo hanno classificato in tal modo, il “cliente” ovvero Brondi, non se ne sarebbe fatto alcun profitto ne interesse.

La perfezione, perché a mio avviso di questo si parla e non lo dico per ottenere danaro in cambio o profit vari, la perfezione del messaggio sta tutta nella identificazione del cliente finale: anziani o comunque figure non proprio esperte ed elastiche con la nuova tecnologia, che si sono fermati se così possiamo dire, ad un immagine televisiva anni 90 ( quanti bei ricordi… ) con problematiche fisiche chiare e ben concise: udito, vista e praticità di utilizzo, il tutto in un unico oggetto.. “familiare”.

E cosa vi è più familiare della favola dei fratelli Grimm che tutti i nonni hanno almeno una volta nella loro vita, raccontato ai propri figlioletti o ai propri nipotini?

Andiamo per ordine e cerchiamo di farvi capire perché uno spot che tutto è tranne che semplice, a mio parere è il miglior spot TV di questo anno, come in precedenza invece è stato per Buondì motta, leggi qui!

Analizziamo velocemente e un po ( purtroppo semplicisticamente ) lo spot assieme, cercando di seguire il corso del ragionamento costruttivo:

Innanzi tutto ripetiamo per tenerlo ben a mente il soggetto a cui ci stiamo rivolgendo: Persone over 50, con uno spiccato senso di attaccamento verso l’oggettistica pre-2000 ( questa data la scelgo per un ovvio legame ai Millennium ed all’arrivo dello smartphone ) con oramai ovvie problematiche fisiche che ahimè raggiungono tutti noi, come l’abbassamento della vista, quasi tutti hanno infatti almeno necessità di occhiali da lettura e troppo spesso quando si è a passeggio non si trovano mai!, problemi di udito non per forza sordità, ma un lieve calo è fisiologico e se abbiamo il telefonino in borsetta e facile che il suo squillo nel mix della città non lo sentiamo affatto. Infine il design: Chi ha avuto un telefono di prima generazione ( ricordate gli StarTack? ) lo associa a tanti bei ricordi, gioventù..felice periodo di carriera lavorativa.. e magari qualche personale bel ricordo. Tutto ciò, come si dice da noi “fa brodo”, ma non è per nulla casuale ;-) anzi, fa parte dello studio del cliente e del soggetto finale a cui ci stiamo rivolgendo.

“Tutti coloro che hanno superato tali clichè non è perché son più bravi, ma perché probabilmente hanno avuto la fortuna di vivere il passaggio informatico grazie al loro lavoro, magari perché nel campo web o consimile, per tanto fuoriescono di diritto da questo gruppo di interessati ma attenzione: loro stessi sono fra i più quotati di altri perché necessitano di poter modernizzare chi gli sta attorno, primi fra tutti i loro buoni vecchi genitori”

Appurato e definito l’identikit del nostro ascoltatore, scegliamo il metodo con cui parlargliene: cos’è meglio di una favola? Tutti conoscono la favola di Cappuccetto, tutti sanno perché la piccola bambina si addentra nel bosco, la raffigurazione del lupo e la sua rappresentazione delle difficoltà oggettive e dei pericoli della vita, ed infine il lieto fine, la nonna salvata ma in questo caso non dal Lupo, ma dalla tecnologia stessa che non è più un vincolo ed un impedimento comunicativo, ma diviene fedele alleato, il lupo, che si trasforma in docile e mansueto cane da compagnia ed il nipote, che tutti noi consideriamo erroneamente “Abile e conoscente di tutte le tecnologie di questo nuovo mondo” ma perfetto in questo caso, che porta con se la soluzione a tutti i mali: un cellulare, simbolo della comunicazione odierna, facile e intuitivo.. anche per i nonni!

Ecco quindi che anche lo storytelling della pubblicità prende forma con forza e chiarezza, il linguaggio scelto è appunto semplice e lascia poca immaginazione all’interpretazione perché la bambina, voce della sincerità e verità, esprime chiaramente il concetto: “si vede e si sente da favola” (parole scelte non a caso ) il tutto contornato da situazioni e movimenti idilliaci che trasmettono serenità, gioia ed una piacevole sensazione.

La storia dunque si trasforma in un viatico classico per un messaggio modernissimo, la paura del lupo “il cellulare” ( tranquilli nonni non morde! ) che offerto alla nonna si trasforma in oggetto del desiderio, capace di aiutare e non di far paura.

Infine la scelta anche qui perfetta, della bambina. Viso dolce ed angelico, un sorriso contagioso ed un immagine che nel suo complesso è la fotografia della nipotina che tutti noi vorremo e che i nostri cari faranno loro da subito accogliendola nell’immaginario di casa, che non dimenticheranno quando dovranno scegliere anche autonomamente il cellulare per loro stessi: gli è stato consigliato proprio dalla nipotina!

Infine sottolineo una chicca che a mio avviso è un suggerimento in controtendenza al marasma di spot amatoriali e locali che abusano di musica e di immagini per raccontare il loro locale o il loro negozio: Impariamo dai grandi, dico sempre ai miei clienti, impariamo a capire da chi ha avuto la fortuna di potersi permettere di studiare e analizzare il cliente per affinare tecnica e messaggio visivo: Le immagini scelte sono poche, chiare e coincise, a favore di una maggiore attenzione e interpretazione del soggetto in camera, l’audio vocale è accentuato a discapito della musica e dei sottofondi per migliorare il messaggio parlato, ed infine il lupo o i rumori distraenti sono omessi; Il lupo non abbaia ovviamente, i rumori dei passi della bambina mentre si allontana sono spenti per evitare che ci sia un indiretto messaggio di abbandono del personaggio, ed infine il nostro soggetto parla direttamente in camera, a noi, che siamo seduti sul divano o in tavola mentre rimaniamo colpiti da questi colori così forti e allo stesso tempo rilassanti: Rosso ed il Verde.

Per concludere la strategia pubblicitaria di Brondi, affidata ad un team davvero capace come Uninventiva che già in passato aveva realizzato spot di altissima qualità tecnica e creativa, oggi si sono superati a mio avviso affinando nella semplicità con questo spot.

Il messaggio comunque come era logico pensarlo e come spesso suggerisco anche ai miei clienti è diviso in puntate, ovvero si è scelto di dare un messaggio qualitativo moltiplicato in più occasioni, quindi mixando la qualità alla quantità degli spot. La storia scorre piacevolmente lungo la sua time line, seguendo lo storytelling classico della favola, dalla passeggiata nel bosco fin sulle braccia dell nonna.. forse un po troppo bella e giovanile.. ma per qualche motivo ciò non guasta. Infondo stiamo raccontando una favola no?

Brondi ed il suo staff dal 2017 stanno azzeccando il loro messaggio televisivo e se da oltre tre anni lo spot in questione va in onda nelle nostre tv, è sicuramente una conferma di questo che sto raccontando: se ben studiato e preparato, fin dall’analisi preliminare del cliente finale ( e soprattutto ben fatto tecnicamente senza lasciare nulla e nessuno al caso ) porta sicuramente tanti buoni profitti finali.

Perciò non lasciatevi sfuggire questi particolari, fatene tesoro anche se avete un ristorante, un negozio o un azienda di produzione e non siete Brondi: un buon spot realizzato da un bravo videomaker e non da un improvvisato amatore( cliccate qui se volete scoprire come riconoscerci ), vi aiuterà a comunicare bene e meglio il vostro prodotto.

Per cui che aspettate? contattatemi per avere un consulto e capire insieme cosa possiamo costruire.

PS: se pensate ancora che sia una pubblicità semplice, che per realizzare 60 secondi di spot servano sessanta secondi di lavoro, se pensate che con il vostro I-Phone riuscivate a fare lo stesso.. vi lascio con il backstage delle riprese ;-) .

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